Cos’è l’apprendimento cooperativo?
L’apprendimento cooperativo (a.c o cooperative learning) è un metodo di insegnamento che consente agli studenti di raggiungere obiettivi di apprendimento, lavorando in piccoli gruppi in cui gli alunni si migliorano reciprocamene. Esso può essere applicato a ogni materia, curriculo e compito. Per metterlo in atto e trarne tutti i vantaggi che offre è necessario seguire tutte le indicazioni e suggerimenti che gli esperti del metodo possono fornire per formare gli insegnanti.
Perché usare l’apprendimento cooperativo?
L’ a.c. consente di raggiungere diversi obiettivi. Numerosi studi internazionali (cfr. Johnson e Johnson, 1989) hanno confrontato questo metodo con quello competitivo (gli studenti lavorano per raggiunger risultati migliori degli altri) e con quello individualistico (i bambini o ragazzi lavorano da soli per raggiungere obiettivi di apprendimento indipendenti da quegli degli altri studenti). L’ a.c,. rispetto agli altri metodi didattici menzionati, consente di ottenere migliori prestazioni scolastiche elevando il livello di tutti gli studenti, permette di stabilire relazioni positive tra gli alunni, essenziali per costruire una comunità di apprendimento in cui la diversità sia rispettata ed apprezzata; fornisce, infine, le esperienze necessarie ad un sano sviluppo cognitivo, psicologico e sociale.
Quali sono le sue caratteristiche?
Affinché la cooperazione funzioni è necessario mettere in piedi cinque elementi essenziali per il successo del cooperative learning.
1. L’interdipendenza positiva: è essenziale e permette ai membri del gruppo di comprendere che non può esistere successo individuale se non c’è un successo collettivo e motiva gli studenti a impegnarsi per la propria riuscita così come per quella degli altri. Essa si ottiene assegnando compiti chiari e obiettivi comuni.
2. La responsabilità individuale e di gruppo: il gruppo deve essere responsabile del raggiungimento dei suoi obiettivi e ogni suo membro deve essere responsabile contribuendo con la sua parte del lavoro. La responsabilità individuale va valutata insieme a quella di gruppo e ciò permette agli studenti di migliorare anche la propria competenza individuale.
3. L’interazione costruttiva diretta: i gruppi di apprendimento cooperativo fungono sia da sistema di sostegno scolastico che di sostegno personale, perché gli studenti si aiutano condividendo risorse e obiettivi.
4. Insegnare agli studenti le abilità relazionali necessarie: questo rende l’a.c. più complesso da mettere in atto, ma allo stesso tempo ne amplifica i vantaggi, generalizzabili ad altri ambiti della vita personale
5. Valutazione di gruppo: i membri valutano e discutono in gruppo i risultati ottenuti e il metodo di lavoro messo in atto, migliorandosi di volta in volta sia come singoli che come collettività.
Quali sono i rischi?
Il rischio principale che può essere percepito mettendo in atto questa modalità didattica è la sensazione di perdere del tempo prezioso costruendo gruppi dove solo alcuni fanno il lavoro di altri.
Questo rischio è arginato solo se gli insegnanti sono stati adeguatamente formati e riescono a seguire e costruire veri gruppi di apprendimento cooperativo, e non pseudogruppi o gruppi di apprendimento tradizionali, in cui le caratteristiche spiegate nel paragrafo precedente sono applicate con rigore.
Per produrre le condizioni di un’efficace azione cooperativa il ruolo del docente è fondamentale, egli deve strutturare la lezione, insegnare le abilità comunicative necessarie al lavoro cooperativo, formare i gruppi, supervisionare il lavoro e soprattutto effettuare la valutazione in cui devono avere ugual peso sia il lavoro individuale che quello collettivo.
Quali i passi da mettere in atto per un corretto lavoro di apprendimento cooperativo?
Gli insegnati, dopo un’adeguata formazione proposta da professionisti possono avviare lezioni di cooperative learning ristrutturando le loro lezioni e adeguando il metodo alle particolari esigenze didattiche della propria realtà e della propria materia di insegnamento.
Si consiglia di iniziare a proporre l’a.c. prima a singole lezioni, man mano che lo si conoscerà a fondo, auspicabilmente potrebbe diventare il metodo principale di insegnamento.
Nello specifico, il docente deve:
- Prendere decisioni preliminari, definendo per ogni lezione: gli obiettivi, la dimensione dei gruppi, scegliere un metodo di formazione dei gruppi, assegnare i ruoli, preparare l’aula e organizzare il materiale;
- Spiegare il compito e l’approccio cooperativo;
- Controllare e intervenire per migliorare il lavoro sul compito e quello di gruppo;
- Concludere la lezione;
- Verificare e valutare, incoraggiando una discussione metacognitiva sul lavoro svolto e incitando gli studenti a festeggiare il lavoro finito.
Questo metodo di insegnamento probabilmente richiede molto lavoro e molto impegno a chi lo mette in atto ma assicura, attraverso documentati studi scientifici internazionali, efficacia e risultati soddisfacenti, a vari livelli, sia ai docenti che agli studenti.
No, io ritengo che sia migliore l’apprendimento individuale, in quello cooperativo l’individuo è limitato da un ruolo che gli viene assegnato, mentre nell’apprendimento individuale egli può mettere in campo tutte le sue risorse cognitive per riuscire e per emergere e lo sforzo in più che è costretto a fare sviluppa l’intelligenza.
I piu grandi pedagogisti come Piaget, Rousseau ed altri, furono i fautori di una scuola che privilegiasse il lavoro di gruppo,rilevandone la enorme importanza pedagogica