Un altro anno scolastico è giunto al termine. Sono stati mesi impegnativi sia per i docenti che per gli studenti. Anche quest’anno non sono mancate le accuse nei confronti degli insegnanti. Questi ormai, come ribadito più volte, sono visti come semplici impiegati statali perdendo qualsiasi tipo di autorità.
Maltrattati, derisi, insultati, malmenati. Questa è la sintesi di tutto quello che hanno passato molti dei docenti delle scuole di ogni ordine e grado. Come se non bastasse, sono state scritte cose molto negative nei loro confronti, è stato gettato fango sull’intera categoria.
Eppure esistono ancora i sognatori, coloro che non si perdono d’animo, coloro che fin da ragazzi hanno solo un sogno: trasmettere passione agli altri. Perché è proprio questo che fanno i docenti: danno passione agli altri. Un docente non è solo un dispensatore di sapere, è colui che riesce ad appassionare i propri studenti, a convincerli che un evento storico, ad esempio, è molto più di qualche riga scritta su vecchi libri stantii.
L’insegnante è quel “dipendente statale” che indica la via ai propri alunni, che li indirizza verso un futuro prospero, che sa cosa sia meglio per “i propri piccoli”. Perché anche negli anni venturi si diranno cose negative sui docenti, ma le cose positive saranno sempre di più.
Perché nonostante il fango gettato su questo lavoro, rimane comunque il migliore al mondo. Il sorriso di uno studente che ha finalmente compreso l’importanza dello studio, vale più di qualsiasi stipendio. E un docente appassionato lo sa.