Il progetto Scuole Sicure ha dato l’esito sperato dal Ministro dell’Interno Matteo Salvini. La fase di sperimentazione infatti si è conclusa in maniera positiva e verrà riconfermata anche per il prossimo anno accademico.
Il leader della Lega, che di recente ha intrapreso anche una battaglia contro i negozi specializzati nella cosiddetta Cannabis Light, si dice soddisfatto dei risultati e conferma l’iniziativa per l’anno venturo.
Il nuovo bando riguarderà 100 comuni che avranno il compito di presentare, entro fine maggio, i propri progetti. Il contributo si comporrà di 20mila euro, ovvero una quota fissa ed uguale per tutti, ed una quota variabile, che cambierà in base alla proporzione della popolazione residente.
Questa somma di denaro potrà essere utilizzata per la realizzazione di impianti di videosorveglianza, per l’assunzione di agenti di Polizia locale, per pagare gli straordinari agli agenti che prenderanno parte al progetto, per il materiale informativo riguardo la campagna stessa.
La fase sperimentale, che ha coinvolto 15 capoluoghi italiani, è stata molto fruttifera. Sono stati coinvolti 340 istituti scolastici e sono stati sequestrati ben 13.4 kg di droga di diversa tipologia.
L’operazione inoltre ha portato a 21 arresti e a 33 persone denunciate. Con questi risultati ottenuti era inevitabile un rilancio dell’iniziativa stessa per l’anno accademico 2019/2020.
Salvini, riguardo le droghe negli ambienti scolastici, si è espresso in questi termini: «La droga è una emergenza nazionale, sono pronto a convocare i rappresentanti delle comunità e di tutti i soggetti interessati: chi pensa che la droga non sia un problema sbaglia di grosso, soprattutto nei dintorni delle scuole. I venditori di morte vanno colpiti e contrastati duramente».