Da anni ormai il grido di tanti cittadini vicini a Marina e Valerio, i genitori di Marco Vannini, chiede “Giustizia per Marco“. Ed ora nel quartiere San Giovanni di Roma è apparso uno striscione che riporta proprio questa richiesta, e lo fa attraverso questo appello apparentemente anonimo ma che sicuramente è ad opera di qualche gruppo ultras.
Lo striscione, a grandi lettere, dice: “Ciontoli e giudici continuano a ucciderti“. Il giovane di Cerveteri morì nella notte tra il 17 e il 18 maggio del 2015, ucciso a 20 anni da un colpo di pistola nella casa dei genitori dell’ex fidanzata a Ladispoli, sul litorale romano. E a pochi giorni dall’anniversario della sua morte sui muri appare questa critica indirizzata ad Antonio Ciontoli e alla sua famiglia, ma anche ai giudici del processo.
Le omissioni e le bugie della famiglia Ciontoli che hanno causato il ritardo dell’arrivo dei soccorsi, hanno fatto sì che questa fosse ovviamente coinvolta in un acceso processo mediatico, con pesanti attacchi da parte dell’opinione pubblica. Per Antonio Ciontoli è arrivata la condanna a scontare una pena di cinque anni per omicidio colposo, mentre gli anni sono tre per moglie e figli; la fidanzata di Federico, Viola Giorgini, è stata invece scagionata.
Allo scoccare della mezzanotte dell’8 maggio è apparso anche un altro striscione, questa volta a Ladispoli, dedicato a mamma Marina. In questo il gruppo ‘Torre Flavia Ultras’ scrive: “Più un figlio è costato lacrime agli occhi della madre, più caro è al suo cuore…Forza mamma Marina!“. Sicuramente sono tante, troppe, le lacrime dei genitori di Marco, che sono convinti che “Marco si poteva salvare“.
Per ricordarlo, il prossimo 18 maggio, a quattro anni dalla sua morte, a Cerveteri verrà celebrata una messa alla ore 18 nella parrocchia Santissima Trinità, in via Fontana Morella 56. Saranno in molti a stringersi attorno alla famiglia di Marco in quest’occasione grazie anche ai social, su cui la notizia della cerimonia sta facendo un ampio giro di condivisioni.