Quando si parla di Cannabis c’è sempre molta confusione e molti pareri contrastanti. In molti vorrebbero la piena legalizzazione, sostenendo che non sia particolarmente nociva. Altri invece, più reazionari, vorrebbero una vera e propria proibizione della sostanza.
L’argomento è particolarmente sentito in ambito scolastico, poiché sono proprio i ragazzi delle superiori ad affacciarsi nel mondo delle droghe. In molti considerano le “droghe leggere” una sorta di “ponte” che porta al consumo di sostanze considerate più nocive. Queste però sono solo supposizioni e non hanno nulla di concreto.
Su questo argomento ha molto dibattuto il Ministro Matteo Salvini, che ha chiarito la sua posizione: le droghe, tutte, fanno male. Il leader della Lega non si riferisce solo a quelle pesanti, ma anche a quelle light che possono essere vendute liberamente.
«Darò indicazioni a tutti i responsabili delle forze dell’ordine di andare a controllare tutti i negozi, i presunti negozi turistici di cannabis, che per quanto mi riguarda vanno sigillati dal primo all’ultimo perché sono un incentivo allo spaccio e all’uso di sostanze stupefacenti. Ce ne sono più di mille al di fuori di ogni regola e ogni controllo. Io non aspetto i tempi della giustizia la droga è un’emergenza nazionale devastante e dunque dobbiamo usare tutti i metodi democratici per chiudere questi luoghi di rieducazione di massa. Ora usiamo le maniere forti».
Di diverso avviso, e più moderata, il Ministro della salute Giulia Grillo: «Non bisogna dare informazioni sbagliate perché nei canapa shop non si vende droga. Se per caso come ministro dell’Interno è in possesso di informazioni che io non ho, e questo è pure possibile, chiaramente allora bisogna fare altro ordine di considerazioni». Dunque prosegue: «Per i cannabis shop ci saranno delle restrizioni per quanto riguarda la vendita in riferimento alle categorie più fragili, come le donne in gravidanza ed i minori. Va comunque ribadito che la concentrazione del principio attivo Thc nei prodotti non è tale da avere un effetto stupefacente. In Italia non c’è la droga libera».