Il vice Premier, nonché ministro, Matteo Salvini, prosegue con il suo cavallo di battaglia in ambito scolastico: il grembiule nelle scuole. Salvini infatti ha molto a cuore questo particolare tema, che riesce a raccogliere notevoli consensi nell’ambito.
Nel corso di un comizio tenutosi a San Giuliano Terme, nella provincia di Pisa, ha dichiarato: “Abbiamo appena reintrodotto l’educazione civica a scuola e vorrei che tornasse anche il grembiule per evitare che vi sia il bambino con la felpa da 700 euro e quello che ce l’ha di terza mano perché non può permettersela. Ma sento già chi griderà allo scandalo ed evocherà il duce, ma un paese migliore si costruisce anche con ordine e disciplina“.
Il ministro dunque mantiene la stessa linea ribadita in più occasioni. Ha dunque aggiunto: “In Italia c’è la democrazia ma questo non deve impedire di avere non solo diritti ma anche doveri. Ed è soprattutto sui bambini che dobbiamo investire in educazione per non avere ragazzi che a vent’anni siano solo dei casinisti“.
E continua: “Dicono che voglio tornare al fascismo perché ho proposto di riportare i grembiuli per i bambini a scuola, ma io son nato dopo il Ventennio, avevo il grembiule e non mi ha fatto male. E anche un anno di servizio militare non mi ha fatto male“.
Il ministro già in diverse occasioni si era espresso favorevolmente riguardo alla reintroduzione del grembiule. Dello stesso avviso anche il Ministro Bussetti, che al riguardo si è espresso in questi termini già in passato: “Se la scelta del grembiule a scuola è condivisa e accettata dall’istituto è una cosa sulla quale si può anche riflettere sicuramente”.
Il tema comunque è ciclicamente riproposto in ambito politico. Basti pensare che, nel 2008, l’allora ministro Maria Stella Gelmini, fece una proposta simile: “Noto con piacere che molti presidi stanno informando il ministero del fatto che in parecchie scuole stanno reintroducendo il grembiule”.
Sull’argomento si è espressa anche l’associazione nazionali presidi (ANP): “Reintrodurre il grembiule nelle scuole è possibile, non mi sembra ci siano problemi particolari nel farlo, certo abbiamo altre priorità, non mi sembra, insomma, una questione fondamentale“.
In questo caso l’ANP si dice concorde col Ministro, tende però a sottolineare che, a loro avviso, ci siano esigenze particolarmente più importanti da affrontare. Proprio al riguardo hanno dichiarato: “L’emergenza più importante è un’altra: abbiamo solai e controsoffitti delle scuole che andrebbero monitorati, ogni settimana c’è un crollo; a volte si tratta di fatti lievi, a volte cadono interi pezzi di soffitto: è questa una cosa molto urgente su cui intervenire e poi, se costa mettere a posto le situazioni, non costa quasi nulla fare le verifiche. Un monitoraggio andrebbe fatto subito, questa è l’emergenza numero uno. Finora su questo fronte non è stato fatto nulla, non mi è arrivata alcuna segnalazione in tal senso dalle scuole”.