Mercoledì 17 aprile, una parete divisoria in cartongesso di un istituto scolastico del Plesso Tenente Mario De Rosa è crollata. La scuola si trova in corso Umberto I, a Sant’Anastasia, nella provincia di Napoli.
Con il crollo sono rimasti lievemente feriti cinque bambini e un’insegnante di sostegno, al quarto mese di gravidanza, ma fortunatamente è stata solo colpita ad una spalla ed i piccoli studenti hanno riportato delle lievi escoriazioni e contusioni.
Sul luogo sono accorsi prontamente i carabinieri, i vigili del fuoco e i soccorritori del 118; questi ultimi hanno subito medicato bambini e maestra, che non si sono fatti ricoverare in ospedale.La maestra però, dopo essersi accertata che i suoi studenti stessero bene, si è recata dal suo ginecologo per accertarsi che il feto non avesse subito danni.
A quanto pare la parete di cartongesso è venuta giù improvvisamente creando una grossa nuvola di polvere, così da scatenare la paura e quindi le urla dei bambini. Ma a stabilire da cosa sia stato causato il crollo saranno i militari dell’Arma e dei vigili del fuoco. Sul luogo si sono recati anche l’assessore Bruno Beneduce e il sindaco di Sant’Anastasia, Lello Abete, il quale ha spiegato che la parete, realizzata in calcestruzzo cellulare, era stata alzata circa 10 anni fa, per dividere in due un vano più ampio.
Al momento i vigili del fuoco stanno facendo ulteriori verifiche anche per scoprire se altre pareti simili sono state costruite nella scuola. Il motivo che sta alla base dell’uso del calcestruzzo cellulare sta in alcune sue caratteristiche, quali basso peso, capacità traspirante, buona capacità di isolamento termico, ed anche il costo poco elevato. Verifiche strutturali sono state effettuate sull’edificio nello scorso mese di settembre e alcune mamme hanno raccontato che già da un anno sono stati messi in sicurezza i cornicioni.
Il Comune ha intanto avviato indagini interne per effettuare le dovute verifiche su “come e chi ha effettuato i lavori”, in particolare relativamente al muro crollato.