Parole di puro odio, parole che fanno veramente male nel momento in cui si ascoltano. Per un Ebreo sentire la frase: «Quando saremo grandi faremo riaprire Auschwitz e vi ficcheremo tutti nei forni…» causa un dolore lancinante.
A pronunciarla è stato un bambino di 11 anni in una scuola media di Ferrara. Così si è rivolto ad un atro compagno di scuola ebreo, dopo averlo preso per il collo negli spogliatoi con la complicità di altri ragazzi.
Stando alle prime indagini, emerge che i ragazzi che hanno manifestato comportamenti antisemiti appartengano a classi sociali disagiate e con contesti famigliari particolarmente difficili. Pronto è stato l’intervento dei docenti che hanno subito messo in chiaro la gravità della situazione.
I Carabinieri hanno affermato che questo sia solo un caso isolato, nonostante ciò però la vicenda ha fatto il giro del web. Salvini ha definito come “spregevole” l’episodio, il M5S invece invita a fare un maggior lavoro di prevenzione.
Il Ministro Bussetti invece ha dichiarato: «La scuola è e deve essere luogo di solidarietà, di inclusione, di accoglienza, di condivisione, di pace. Non sono tollerabili atti di antisemitismo e di razzismo. Per questo, ho attivato subito il nostro Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia Romagna chiedendo di approfondire il caso emerso in una scuola di Ferrara e di fornire ogni supporto necessario affinché non si ripeta nulla di simile in futuro».
Ovviamente la comunità ebraica è rimasta scossa dall’accaduto e, nei prossimi giorni, si recheranno nell’istituto per raccontare agli alunni cosa è stata veramente la Shoah.