Copiare a scuola: questo è stato un argomento da sempre dibattuto nell’ambito dell’istruzione. Generalmente si considera spiacevole l’atto di copiare, d’altro canto però questa pratica è stata sempre più depenalizzata. Ma come stanno realmente le cose?
Stando al report dell’Istat “Senso civico: atteggiamenti e comportamenti dei cittadini nella vita quotidiana” solo il 29% degli analizzati considera dannoso l’atto di copiare. Il 70% delle persone di età inferiore ai 14 anni invece giudica l’atto di copiare come “molto grave”.
Considerando però che circa 2/3 degli intervistati considera l’atto di copiare poco grave, questo si traduce in un unico risultato: infrangere le regole ed ingannare il docente non è poi così grave. Solo l’8% degli intervistati ritiene che l’atto di copiare leda il ruolo del docente.
La visione riguardo questo argomento è omogenea in tutto il paese. Inoltre il 10% ritiene che l’atto di copiare sia ammissibile poiché non danneggia nessuno. Il 34% invece ritiene che copiare danneggi tutti, il 29% ritiene che questa pratica sia dannosa perché contro le regole. 1 persona su 5 di età inferiore ai 24 anni ritiene che copiare non danneggi nessuno.
Altro dato molto interessante riguarda la provenienza dei giudizi. Le donne infatti si sono dimostrate più intransigenti degli uomini. Il 71,5% di loro infatti ritiene che copiare sia grave, mentre per gli uomini solo il 67,9%.
La percezione su questa pratica cambia anche in base al livello d’istruzione: i più istruiti infatti ritengono che copiare sia lesivo (74,3% dei laureati contro il 67,7% di chi ha la licenzia media).
L’atto di copiare dunque è visto diversamente in base a diversi fattori. E voi avete mai copiato? Cosa ne pensate al riguardo?