Purtroppo la situazione è sotto gli occhi di tutti: in Italia si fanno pochi figli. Basti pensare che dal 2008 ad oggi le nascite sono diminuite di circa 120mila unità. Se vogliamo rapportare questo calo demografico al mondo scolastico, si tradurrebbero in 6mila aule e 12mila insegnanti.
Il calo demografico più consistente viene rilevato nelle regioni del centro Italia, dove si è verificato un calo del 24%. Però sono in corso importanti riflessioni riguardo questi dati. Infatti l’argomento è al centro dell’attenzione, per quanto riguarda la situazione scolastica.
Si sta analizzando infatti il fenomeno del calo demografico in relazione alle cosiddette “classi-pollaio”. Il relativo disegno legge infatti è, al momento, messo in discussione. La relatrice di maggioranza, Vittoria Casa, ha dichiarato di voler verificare le dinamiche demografiche dei prossimi anni per poter prendere di conseguenza delle decisioni adeguate.
I dati comunque risultano particolarmente allarmanti: la Fondazione Agnelli, lo scorso anno, ha analizzato la situazione ed ha ipotizzato un calo approssimativo di un milione di alunni e, di conseguenza, anche 55mila classi in meno.
La situazione però continua a non essere considerata particolarmente grave. A conferma di ciò infatti l’argomento in questione è sempre poco trattato nel mondo della politica. Con buona probabilità, l’argomento verrà affrontato in maniera opportuna nel momento in cui la situazione deverrà particolarmente critica.