In provincia di Novara, uno studente 18enne si toglie la vita infilando la testa in un sacchetto di plastica e lasciandosi soffocare. Il drammatico gesto è stato compiuto dopo l’ennesimo litigio con i genitori che l’avevano rimproverato per lo scarso rendimento scolastico.
Il corpo del ragazzo è stato trovato in camera sua, con il sacchetto ancora intorno alla testa. A scoprirlo sono stati i genitori, al loro rientro a casa. E’ stata chiamata subito un’ambulanza, ma gli operatori hanno solo potuto constatare il decesso.
Sembra che non ci siano dubbi sul fatto che si tratti di un suicidio. Il giovane, che aveva compiuto 18 anni da pochi mesi, aveva litigato poche ore prima con i genitori a causa dei suoi voti bassi. Il suo rendimento preoccupava i genitori, che temevano che il figlio potesse venire bocciato. La coppia, nel tentativo di farlo impegnare di più, gli aveva inflitto una punizione, che il ragazzo non sarebbe riuscito a sopportare.
Secondo i carabinieri che stanno indagando, dopo la discussione il 18enne si sarebbe chiuso in camera da letto e avrebbe compiuto il gesto estremo. I genitori sono distrutti dal dramma, tanto che la madre, quando ha saputo cosa era successo, è stata portata in ospedale in preda ad una crisi nervosa.