Dopo i due infarti, la corsa in ospedale e l’intervento. Ma per il piccolo Federico Fangarezzi, di 10 anni, era ormai troppo tardi. E’ morto domenica sera, forse a causa di peritonite, dopo un’agonia di 10 giorni. La vicenda ha scosso profondamente tutta la città di Rimini, ma i suoi genitori, nonostante il dolore, hanno trovato la forza di compiere un gesto importantissimo, la donazione degli organi.
Al Resto del Carlino, Matteo, il papà di Federico racconta: “Abbiamo deciso così, perché almeno Federico potrà salvare altre vite”. A un piccolo paziente di Modena è andato il fegato, mentre i reni sono stati destinati uno ad un bambino a Milano e l’altro ad uno di Treviso. Le cornee si trovano al momento alla banca regionale delle cornee, in attesa di trovare qualcuno di adatto a cui donarle.
Il 13 dicembre Federico era stato ricoverato all’Ospedale Infermi di Rimini con febbre molto alta. I medici all’inizio pensavano ad una forma influenzale, ma in poco tempo le condizioni del bambino si sono fatte più gravi. Il suo quadro clinico era già compromesso, nonostante le cure dei medici. E’ probabile che i due arresti cardiaci che lo hanno portato alla morte siano stati causati da una peritonite.
Il padre del piccolo continua: “Federico ci manca terribilmente, fino all’ultimo istante abbiamo sperato che potesse farcela. Nel dramma che ci è capitato, abbiamo voluto aiutare altre persone”. In molti a Rimini hanno voluto essere vicini alla famiglia Fengarezzi, partecipando ad una veglia di preghiera che si è svolta ieri sera. Oggi alle 15 si celebreranno i funerali nella chiesa di Sant’Andrea dell’Ausa.