Una maestra presente nelle GaE da 18 anni si è rifiutata di partecipare al concorso straordinario. “Ho già superato un concorso e questo mi ha permesso l’inserimento nelle Graduatorie ad esaurimento” è stata la sua giustificazione.
Non si sa quando avrà termine la sua attesa lunga 18 anni. Consapevoli dei tempi necessari per l’assunzione, gli Uffici Scolastici pubblicano i resoconti richiesti dal Ministero per permettere ai docenti di scegliere la regione di partecipazione al concorso straordinario indetto con DDG n. 1456 del 7 novembre 2018.
Per immettere al ruolo ci sarà suddivisione al 50% tra GaE e graduatorie dei concorsi. Riguardo questi ultimi, il ruolo spetta ai vincitori del concorso del 2016, che ha la priorità. Per la normativa attuale invece gli idonei verranno assunti se ci sono posti disponibili scorrendo la graduatoria, fino a che la validità delle graduatorie non sarà scaduta. Soltanto in seguito le immissioni in ruolo potranno riguardare anche il concorso straordinario.
Anche il concorso ordinario per infanzia e primaria nel frattempo dovrebbe essere ultimato e quando saranno disponibili anche queste graduatorie, il 50% dei ruoli spettanti al concorso si dovrà dividere tra straordinario e ordinario. Potranno accedere al concorso straordinario tutti gli insegnanti che, oltre al titolo di abilitazione per infanzia e primaria, hanno conseguito due anni di servizio specifico nella scuola statale tra l’a.s. 2010/11 e l’a.s. 2017/18.
Essere presenti nelle GaE non è compromettente, chi desidera partecipare anche all’altro 50% di immissioni al ruolo può partecipare al concorso. Si ricorda che la graduatoria del concorso è regionale, vale a dire che il posto a tempo indeterminato verrà assegnato nella provincia con posto disponibile. Chi verrà assunto dovrà restare tre anni nella provincia in cui ha avuto il posto.
I docenti assunti con concorso straordinario verranno cancellati da tutte le graduatorie in cui sono iscritti, GaE comprese.