La ricerca scientifica ha rilevato che copiare esattamente un’informazione, sia essa dettata o copia/incollata, rende l’elaborazione e l’apprendimento più difficoltosi. Ed ecco allora che, parlando di appunti, ha anche dimostrato che gli appunti presi a mano sono decisamente più efficaci di quelli generati tramite dispositivi elettronici.
Ciò non significa che vadano scartati a priori tablet e tastiera, poiché i dispositivi elettronici sono sempre comunque strumenti fondamentali per la raccolta dati o nei casi di disturbo specifico dell’apprendimento. Purtroppo però non lo sono nell’elaborazione delle informazioni.
Gli studenti che prendono appunti con il pc o con il tablet, infatti, tendono poi a riportare le informazioni in maniera pedissequa, effettuando quindi una trascrizione letterale di frasi e dialoghi. In pratica mettono in atto il famoso “copia/incolla”.
Ormai davvero si dedica poco tempo alla generazione di appunti a mano, cioè schemi, mappe concettuali e mentali. Per cui sembra ormai venire a mancare la consapevolezza della dualità, cioè si tende a schierarsi a favore o contro la penna o la tastiera, non pensando che invece esiste una terza via, che sarebbe quella ottimale. Cercare cioè di attuare un’integrazione tra la tecnologia e i classici appunti presi a mano.
In questa dualità i classici appunti sarebbero l’ottimo per la fase di studio e di elaborazione, mentre gli strumenti tecnologici sarebbero ideali per la fase di esplorazione e ricerca.