La scuola dovrebbe essere un luogo dove la volgarità ed il comportamento sgradevole non trovino spazio. Purtroppo però non è così e spesso si incappa in comportamenti poco consoni da parte degli alunni, dei genitori o dei docenti.
Questa volta, al centro della bufera, ci sarebbe una docente di un istituto scolastico calabrese. L’insegnante si sarebbe rivolta in maniera aggressiva verso i suoi alunni: “Balordi, ignoranti, capre. Sputatevi allo specchio e fate in modo che lo sputo vi torni indietro”. Ma la docente non accetta le accuse e non si smuove di un passo. Secondo lei la realtà sarebbe ben diversa, infatti dichiara di essere vittima di studenti bulli.
La storia quindi si dimostra essere parecchio articolata e con risvolti ancora da scoprire e verificare. La vicenda comunque è finita sul tavolo dell’ufficio scolastico regionale e su quello del Garante regionale dell’infanzia e adolescenza.
Nel documento si legge una denuncia riguardo le offese all’indirizzo degli studenti e l’utilizzo di un linguaggio poco consono in ambiente scolastico. Oltre agli insulti, l’insegnante avrebbe minacciato di dare il debito formativo a tutti gli alunni e di bocciarli.
La professoressa invece smentisce tutto ciò, dichiarando di non essere altro che una vittima di bullismo. Aggiunge inoltre che nell’ultimo periodo è stata vittima anche di menzogne ed oltraggi.
Oltre 2mila persone però sono scese in piazza per testimoniare quanto sta accadendo: “Come la protesta non sia solo degli studenti ma di tutta la nostra comunità che è unità in questa battaglia. Dispiace che gli organi competenti, sebbene ci sia stata una relazione del Garante per la tutela dei minori e dei diritti dell’infanzia della Regione Calabria e sebbene ci siano stati due ispettori, non abbiano ancora emanato un provvedimento. La battaglia degli studenti non è fine a sé stessa, contro un’insegnate antipatica o invisa, ma è per il ripristino della legalità, della serenità, della bellezza insita nel mondo della scuola”.