Due bambini di 7 anni hanno abusato sessualmente di una compagna di soli 6 anni in una scuola luterana nel sud dell’Australia. “Lo abbiamo fatto perché lo abbiamo visto nei film porno“: è stata questa la loro giustificazione.
I fatti risalgono alla metà dello scorso anno e sarebbero accaduti nel parco giochi della scuola, ma la vicenda è stata resa nota solo in questi giorni dalla stampa locale quando la polizia ha deciso di aprire un’indagine sul caso. “All’epoca dei fatti – sostengono le Autorità – non eravamo stati informati dell’accaduto né dalla scuola né dalle famiglie, quindi non eravamo in condizione di poter gestire o indagare sulla questione, né di attuare alcun intervento formale, anche perché i bimbi avevano meno di dieci anni“.
I due bambini, stando alla ricostruzione dei fatti fornita dalla polizia, avrebbero visto i video pornografici sui loro smartphone prima di abusare della loro amichetta. Dopo l’aggressione sessuale, la vittima ha lasciato la scuola, ma i due bambini continuano a frequentarla.
Sotto accusa ora è la scuola che, secondo le forze dell’ordine e di alcuni psicologi che sono stati interpellati per fornire il loro supporto alla vittima e ai due aggressori, non avrebbe fatto altro che “nascondere la polvere sotto la coperta, invece di prendere provvedimenti“.
“Hanno minimizzato la questione – è stato il commento dell’esperta di sicurezza informatica Susan McLean – come se nulla fosse accaduto. Invece sarebbe stato necessario un intervento, anche alla luce delle possibili deviazioni e delle cattive influenze che l’uso di internet da parte dei più piccoli può comportare“.
Questo non sarebbe il primo episodio del genere che si verifica, anzi c’è un aumento preoccupante delle aggressioni sessuali anche tra i minori.