Internet, per quanto utile sia, purtroppo è diventato un arma a doppio taglio. Se da una parte è diventata abitudine della popolazione quella di informarsi sul web, dall’altra parte troppo spesso non presta la dovuta attenzione riguardo le fonti dalle quali provengono queste notizie.
Troppo spesso infatti vengono condivise con noncuranza notizie sensazionalistiche, scorrette o imprecise e questo finisce per danneggiare la vera informazione. Nulla impedisce ai siti di riportare notizie ed informazioni, ma è sempre buona prassi quella di ricontrollare sul web la notizia stessa, in caso qualcosa non sembri verosimile.
Per sottolineare quanto possa ledere alla società il propagare delle fake news, è stato sottoscritto un codice di condotta a Bruxelles che ha come obiettivo quello di combattere la disinformazione online. Mariya Gabriel, Commissario europeo per l’economia e la società digitali, ha commentato il codice etico: “È una tappa importante nella lotta contro un problema sempre più diffuso e che minaccia la fiducia degli europei nel processo e le istituzioni democratiche”
Molti sono i colossi che hanno già firmato: Facebook, Google e Mozilla figurano tra i primi nomi mentre Twitter ancora non ha partecipato. La cosa interessante è che questa è la prima volta in cui l’industria digitale si mette d’accordo per lottare volontariamente la disinformazione. Tra gli impegni che si sono presi i firmatari spicca la sospensione di account falsi, tagli alle pubblicità poste sui siti di disinformazione e maggiori poteri per gli utenti riguardo la denuncia di disinformazione online.
Con un taglio di risorse verso i siti di disinformazione si presume che questi avranno vita breve. È bene ricordare che un controllo della fonte della notizia è sempre una buona prassi.