È ancora allarme suicidio per i giovani di età compresa tra i 15 ed i 29 anni. Il suicidio infatti è la seconda causa di morte tra i giovani, seguita anche dall’uso smodato di droga ed alcool.
L’allarme preoccupante è quello rilevabile dai dati dell’Istat: degli 8 milioni e 200 mila ragazzi di età compresa tra i 12 ed i 15 anni, ben il 10% si dice infelice. Questa sensazione di infelicità riguarda molteplici aspetti, tra cui la propria vita in generale, le relazioni di amicizia e quelle familiari. Inoltre figurano anche alcuni problemi di salute come la depressione e l’ansia.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità dedica a questi 800mila giovani la propria Giornata Mondiale della Salute Mentale che si svolge il 10 Ottobre. Inoltre la SIP si occuperà di questa questione a Torino nel congresso “La salute mentale del terzo millennio”.
Gli esperti dunque forniscono qualche spiegazione aggiuntiva: “L’adolescenza, che biologicamente possiamo definire come un periodo di riorganizzazione cerebrale che occupa un lungo periodo compreso all’incirca tra i 13 e i 24 anni appare uno spazio ad alta sensibilità nei confronti degli stimoli esterni, e possiede dunque un ruolo centrale per determinare il benessere psichico dell’individuo”. Ecco dunque spiegato il motivo per cui questo malessere generale colpisca gli individui in quella fascia d’età.
Si fanno inoltre riflessioni sul mondo di internet, in particolare sugli stimoli che questi possano offrire ai ragazzi nati nell’era digitale, avendo quindi perennemente il proprio tempo occupato ed il loro cervello stimolato. Questo quindi comporta un numero ristretto di spazi “vuoti” e di noia e, nel momento in cui questi si manifestano, possono rappresentare un problema per l’individuo.