I boschi del Pisano, in Toscana, bruciano ormai da oltre 24 ore e almeno 700 persone sono state costrette a lasciare le proprie case per via degli incendi. Lo spegnimento è ostacolato dal vento che alimenta i focolai e martedì sera anche la Val di Serchio è stata raggiunta dalle fiamme.
Le squadre dei vigili del fuoco stanno operando sul luogo e presidiano le abitazioni che a mano a meno vengono evacuate. I pompieri sono al lavoro anche per domare il fuoco sul monte Serra, poco lontano da lì. Gli incendi sono due. 600 ettari di macchia mediterranea, bosco ceduo, pini marittimi, oliveti e vigne tra Calci e Vicopisano sono andati distrutti.
I sindaci dei due comuni hanno immediatamente chiuso le scuole e da martedì pomeriggio risulta chiuso anche l’aeroporto di Pisa, per agevolare il lavoro dei mezzi aerei. Anche oggi le scuole e l’aeroporto rimarranno chiusi. Le persone soccorse descrivono uno “scenario apocalittico”: “I vigili del fuoco sono stati i nostri angeli. Era uno scenario apocalittico e per fortuna ci hanno portato qui, in salvo”, ha detto una delle persone portate in salvo che abita nella frazione di Montemagno, completamente evacuata. “Spero che questo rogo sia stato provocato da una sbadataggine perché non riesco a pensare a tanta cattiveria e a una mente tanto perversa. Ci sono interi uliveti andati distrutti e danni molto ingenti temo anche alle abitazioni” ha aggiunto la donna.
I soccorsi sono stati ostacolati più volte dal cambio di direzione del vento. Sulla strada che porta al Monte Serra due squadre di vigili del fuoco sono stati circondate dalle fiamme e solo il sangue freddo ha permesso loro di mettersi in salvo. Lo stato di emergenza è stato dichiarato dalla Regione Toscana con un decreto firmato dal presidente Rossi, il quale ha annunciato lo stanziamento di 200.000 euro per finanziare i soccorsi. Aperto un fascicolo da parte della procura con l’ipotesi di rogo doloso. Le indagini verranno effettuate dai carabinieri forestali e dai vigili del fuoco.