Alcuni lo conosceranno sicuramente per la sua partecipazione al Grande Fratello nel 2000, altri invece lo conoscono per essere il portavoce del presidente del Consiglio Giuseppe Conte e capo della comunicazione del Movimento 5 Stelle. Rocco Casalino, di 46 anni, ultimamente sta facendo molto parlare di sé.
A destare qualche perplessità non sono le sue qualifiche o il suo operato, bensì il suo stipendio che sfiorerebbe i 6mila euro netti al mese percependo, di fatto, uno stipendio più cospicuo rispetto a quello del presidente del Consiglio.
Sono quindi piovute critiche inerenti a questo argomento ed il capo della comunicazione 5 Stelle non ha fatto attendere la sua risposta, dichiarando di essere portavoce e capo ufficio stampa; dirigente di 30 persone e con una reperibilità di sette giorni su sette in qualsiasi orario. Aggiunge quindi di lavorare circa 14 ore al giorno con un carico di responsabilità enorme.
L’ex concorrente del Grande Fratello dunque prosegue: “Il Movimento è sempre stato per la meritocrazia, ciò che abbiamo sempre criticato sono gli eccessi e i privilegi ingiustificati e non il giusto riconoscimento, anche economico, delle competenze professionali. Guadagno poco più di 6 mila euro netti al mese, è uno stipendio alto, non lo nego, ma è quello che è previsto per chi svolge il mio ruolo. Sono ingegnere elettronico e giornalista professionista, parlo 4 lingue. Ho diretto per 4 anni l’ufficio comunicazione M5S del Senato e sono stato il capo comunicazione di una campagna elettorale al termine della quale il Movimento ha preso quasi il 33%. Se parliamo di merito e lo confrontiamo con lo stipendio dei miei predecessori non ho nulla di cui vergognarmi.. anzi”.
I più maliziosi però, parlando di meritocrazia, potrebbero fare alcuni accostamenti azzardati, paragonando le qualifiche ed il lavoro compiuto da Casalino a quello eseguito dai docenti e dai dirigenti scolastici.
Entrambi infatti hanno diverse responsabilità con 30 alunni/dipendenti (anche se i docenti ne hanno di più di); lavorano entrambi molte ore al giorno, anche fuori orario; sono sempre reperibili svolgendo la propria occupazione con il massimo impegno ed infine entrambe le figure professionali sono laureate. Un docente di ruolo però non percepisce di certo 6mila euro al mese. Ma questo è solo un paragone azzardato.
Pare che gli insegnanti abbiano tradito in massa i riferimenti politici tradizionali per votare compatti i 5 stelle. Io credo che tutto il paese pagherà cara per decenni la scelta di metterci in mano a questi cialtroni, ma sarebbe giusto e sano che a pagare il prezzo più caro siano le categorie che hanno votato i 5 stelle con maggiore entusiasmo. E allora dico SI’, è bene che gli insegnanti tirino la cinghia mentre Casalino si arricchisce. E’ profondamente PEDAGOGICO.
Io sono un insegnante e, non solo non ho votato, ma mai voterei per 5 stelle. Di pedagogico non c’è proprio bel nulla e i risultati si vedono. Forse è da anni che la scuola pubblica riceve attacchi, tagli e ha un corpo docenti con lo stipendio più basso d’europa, con un contratto fermo da oltre 10 anni, e comunque non c’erano loro nei precedenti governi. La società che abbiamo è quella che meriatiamo e se la meritano sopratutto quelli che a votare non ci vanno.
Io sono un insegnante e, non solo non ho votato, ma mai voterei per 5 stelle. Di pedagogico non c’è proprio bel nulla e i risultati si vedono. È da anni che la scuola pubblica riceve attacchi, tagli e ha un corpo docenti con lo stipendio più basso d’europa, con un contratto fermo da oltre 10 anni, e comunque non c’erano loro nei precedenti governi. La società che abbiamo è quella che meriatiamo e se la meritano sopratutto quelli che a votare non ci vanno.