Nello zaino gli studenti solitamente portano il materiale scolastico. Astuccio, libri e quaderni sono compagni di avventura che accompagnano l’alunno per buona parte della propria vita. Esistono però delle eccezioni: in molti zaini infatti è possibile trovare armi e, addirittura, spray al peperoncino.
Il fatto è accaduto lo scorso 20 settembre ed il protagonista è stato presumibilmente un alunno di una scuola media di Palermo. La scuola è stata costretta a chiamare il 118 poiché l’alunno, utilizzando lo spray anti-aggressione, ha colpito con la sostanza urticante altri compagni di scuola, accusando quindi forti bruciori al viso.
L’istituto coinvolto in questo fatto di cronaca è l’ex plesso Archimede di piazza Castelnuovo. Basandosi sulla ricostruzione, lo spray sembrerebbe essere stato usato durante il cambio dell’ora, quindi presumibilmente in un momento di confusione.
La scuola ha dovuto chiamare d’urgenza il 118 che è intervenuto portando alcuni studenti coinvolti in ospedale a causa dei forti bruciori. Resta ancora da capire chi sia il colpevole di questo fatto, dal momento che tutto è accaduto in poco tempo ed in un momento di basso controllo da parte dei docenti.
Ovviamente lo studente responsabile, ma non si esclude che possano essere di più, verrà sottoposto a provvedimento disciplinare da parte del consiglio di classe, probabilmente anche da parte del consiglio d’istituto.
Sfortunatamente questo non è stato l’unico caso in cui è stato utilizzato lo spray per la difesa personale in modo improprio: durante l’anno accademico 2017/2018 infatti è stato utilizzato a Mantova, intossicando 5 ragazze, e a Verona, dove sono state coinvolte ben 600 persone. Per maggiori dettagli cliccare QUI e QUI.