È stato ritrovato davanti al cancello della Mensa Ponderaria di Tivoli, in provincia di Roma, un messaggio intimidatorio, dai toni piuttosto accesi, diretto al gruppo di animalisti che si occupa dei gatti randagi. Nel testo si legge: “fammi il ca… del piacere di togliere questi ca… di gatti di mer.. da questa ca… di mensa altrimenti passeranno al settimo cielo! Oppure ci penserà la cinofila. Grazie“
Il fatto è stato denunciato da Andrea Ziccaro, presidente di Alleanza Popolare Ecologista di Roma, che ha emesso una nota in merito : “Le colonie feline sono tutelate dall’articolo 2 della Legge 14 agosto 1991, n.281. Il Comune, nella persona del sindaco è da ritenersi il responsabile del benessere degli animali presenti sul territorio comunale come sancito dalla sentenza della Cassazione n. 148 del 2017, per tanto chiediamo al dott. Giuseppe Proietti di favorire la corretta convivenza tra uomo e animale e promuovere e disciplinare la tutela degli animali come stabilito dalla Legge regionale 21 Ottobre 1997, n. 34″ ha commentato in risposta alle minacce verso i volontari che si prendono cura dei felini abbandonati.
E ha ricordato che “la Regione promuove la tutela dei gatti che vivono in stato di libertà. È vietato a chiunque maltrattarli e spostarli dal loro ‘habitat’. Il fenomeno del randagismo si contrasta con la sterilizzazione. Troppe volte questo problema viene risolto con un macabro e inaccettabile fai-da-te. I gatti vaganti devono essere sterilizzati dal servizio veterinario dell’azienda USL di competenza e riammessi nel loro gruppo”.
Conclude Ziccaro: “Attendiamo fiduciosi che il Governo mantenga le promesse sull’inasprimento delle pene verso chi maltratta gli animali, garantendo maggiore tutela e rispetto a fatti gravi non ancora adeguatamente perseguiti. L’esercizio della violenza sugli animali, a nostro avviso, è stato scarsamente contrastato e arginato anche per l’esiguità delle pene e ammende previste dalla 189/04, la quale non determina quasi mai il ricorso al regime detentivo”.
Cosa ha scatenato questo avviso rabbioso? Si parla di mensa, cioè di un luogo dove abbonda il cibo. Si può immaginare che i gatti randagi si siano, per così dire, passati la voce che in quel posto c’è cibo a volontà e si siano riuniti a dozzine, intrufolandosi nelle cucine, rovesciando i bidoni della spazzatura, urinando sui muri e chissà dove altro, forse miagolando di giorno e di notte, battendosi tra di loro per il dominio del territorio o per contendersi un avanzo. Sarebbe il caso che fosse tutelata meglio la corretta convivenza tra uomini e animali tenendo presente che la sterilizzazione vale ben poco se i gatti sterilizzati si riuniscono in branchi e fanno, non è improbabile, quello che ho immaginato. Pene detentive per chi maltratta gli animali? Gli animali sono forme di vita, ma si comprano e si vendono, sono considerati beni di proprietà. Le pene detentive sono riservate per il furto dei beni, per la tutela del diritto degli uomini alla proprietà e al godimento di essa, applicabili anche alla tutela dell’animale in sè quando in sè raccoglie speciali prerogative quali il rischio di estinzione della specie cui appartiene. Di chi sono i randagi? Ripeto. sono anche io per una migliore convivenza tra uomini e animali, ma tra un uomo portato alla esasperazione tale da esprimersi come il Nostro si esprime e gli animali, io cercherei di attuare politiche che hanno attenzione per l’uomo.
“Politiche che hanno attenzione per luomo”? Perché è da considerare “uomo” colui che si esprime in tal modo? È da considerare “uomo” chi uccide, sevizia, avvelena esseri indifesi? È da considerare “uomo” colui che nasconde la propria identità dietro a simili orribili minacce? Mah…
Come bisogna pensare all’essere umano ,bisogna pensare ancor di più agli animali.Non bastano leggi solo per punire quelli che fanno del male….bisogna che i comuni si facessero carico del loro benessere,cosa molto difficile,!!!Io ringrazio le persone che se ne prendono cura!!!!Le persone che fanno atti intimidatori sono senza amore per il prossimo!!!Quindi per prevenire ciò sterilizzate….ci sono asl competenti e sono gratis,non facciamo loro del male!!!!
D’accordo con Carlo, senza dirlo spiega il problema e invita a soluzionare il problema in maniera intelligente. condannando ” la giustizia fai da te” e consigliando di cercare un equilibrio per una civile convivenza.
Personalmente consiglieri ai canigattisti di informarsi come vivono bene gli animali” tutti ” in: Norvegia; Canada; e
tanti altri paesi sicuramente più avanti di noi nel rispetto del SOCIALE e e come i legislatori di gente educata a non essere bigotta hanno risolto il problema.. Il concetto è chiaro ; le nostre leggi hanno incrementato il randagismo aumentato le spese sociali. Politici e responsabili ascoltate: come l’ immigrazione non controllata è uguale a creare altre vitime sociali cosi l’esistenza del randagismo condanna il 70/100 dei randagi a vivere pietosamente come il 70/100 degli immigranti. Concludo :- CIO’ CHE NON SI PUÒ ……….NON SI DEVE………..