Sembra difficile trovare un collegamento tra il programma televisivo Temptation Island Vip e l’Assessore Regionale all’Istruzione del Veneto. In realtà, se una delle tentatrici, Emma Dalla Benetta di 29 anni, è un’insegnante, il collegamento è presto fatto.
Considerato il ruolo che la giovane Emma ricopre presso una scuola primaria di Arzignano, in provincia di Vicenza e quello di ammaliatrice nella nota trasmissione TV di canale 5, le polemiche non sono tardate ad arrivare. In particolare, l’Assessore Regionale all’Istruzione Elena Donazzan, con un post su Facebook e con un comunicato stampa ha commentato : “Trovo paradossale che un’insegnante di una scuola primaria possa anche solo pensare di partecipare ad una trasmissione televisiva del calibro di ‘Temptation Island Vip’ senza compromettere minimamente quell’autorevolezza e quella professionalità che il suo ruolo imporrebbe nei confronti degli alunni e delle loro famiglie. Ci affanniamo a ribadire in ogni occasione che il ruolo dell’insegnante è un ruolo che socialmente va rispettato e valorizzato: ci indigniamo poi ogni qualvolta un docente viene offeso, aggredito o deriso dagli studenti o dai loro genitori, come spesso purtroppo è accaduto. Ma se una insegnante il discredito se lo getta autonomamente come in questo caso partecipando ad un reality così discutibile, non sta forse arrecando danno a tutta la categoria e al lavoro delle Istituzioni?”.
A far discutere è il particolare ruolo che la Dalla Benetta dovrà rivestire. Infatti rientrerà nel gruppo di dodici ragazze che avranno il compito, con la loro bellezza, di mettere alla prova le sei coppie di celebrità.
“Interpreterà il ruolo di una sorta di squallido ‘agente provocatore’, in un programma che basa il proprio share sul dividere le coppie in cambio di ascolti” continua Donazzan, “mi immagino gli alunni che stasera vorranno vedere la propria maestra in TV, ed i genitori che dovranno spiegare loro il ruolo da essa interpretato, avvallando così ai loro occhi un modello di vita frivolo, insensato e squalificante per le donne”.
“Spero questa insegnante non chieda una sospensione dall’insegnamento, perché non ne ravviserei alcuna condizione: sono certa che su ciò la scuola o l’Ufficio Scolastico Regionale decideranno di vigilare. Mi appello invece ai genitori affinché risparmino ai loro figli il teatrino di cattivo gusto della propria insegnante in onda da stasera su Canale 5” conclude l’Assessore Regionale.
Se avesse uno stipendio decente, probabilmente non avrebbe neppure pensato a partecipare alla trasmissione. Pensateci!
Non è una questione di stipendio … il ruolo che ricopre a scuola è incompatibile con alcuni comportamenti …
Bè mi auguro che i bambini delle elementari non guardino certi programmi uno, due si apre una voragine di incoerenze, dai genitori che sarebbero i primi educatori dei loro figli e poi tra parolacce e parcheggio figli davanti a tv, tablet ecc…per non dire altro ( non tutti), ai politici che rivestono cariche di pubblica rappresentanza e poi sono corrotti, usano soldi pubblici per scopi personali e si lasciano andare a commenti …..ecc..se ritenete che il programma sia così disdicevole, perché non lo chiudete?