Terribile esperienza per una giovane studentessa indiana di 16 anni: un gruppetto di compagni di scuola abusano sessualmente di lei nei locali dell’istituto. Era in un collegio a Dehradun, capitale dello stato federato dell’Uttarakhand, quando quattro 17enni l’hanno aggredita e violentata. Era stata attirata in un magazzino con la scusa che avrebbe dovuto dare una mano nell’organizzazione di un evento scolastico, e invece lì ha subito lo stupro di gruppo.
La ragazza ha pensato di confidarsi con i suoi insegnanti ma la risposta che si è sentita dare è stata orrenda; lei ovviamente si aspettava di trovare in loro comprensione e aiuto e invece i docenti le hanno consigliato di non denunciare niente e quando si è scoperto che era incinta hanno anche provato a farla abortire di nascosto. È assurdo ciò di cui sono state capaci queste persone per non gettare discredito sulla scuola.
Infine la ragazza ha trovato la forza di denunciare dopo aver trovato sostegno nella sorella. Anche se, quando ne aveva parlato con gli insegnanti, questi, prima ancora di tentare di farla abortire di nascosto, avevano minacciato di espellerla se ne avesse parlato anche alla sua stessa famiglia.
Secondo quanto riportato dalla polizia, la moglie dell’ufficiale dell’amministrazione scolastica le aveva dato “rimedi casalinghi per porre fine alla gravidanza“, il che aveva causato alla ragazza un forte mal di stomaco.
Solo quando la giovane ha raccontato tutto alla sorella chiedendole di portarla in ospedale, allora è venuta alla luce tutta la verità. La ragazza infatti solo domenica è stata portata in una clinica locale per i test e per confermare la gravidanza e il tentativo di aborto. Quindi martedì la polizia ha fermato lo staff scolastico, accusato di aver coperto lo stupro, e i ragazzi coinvolti nella violenza di gruppo.
Secondo quanto afferma la polizia, il fatto pare sia avvenuto il 14 agosto scorso, durante i preparativi per i programmi culturali per la celebrazione del Giorno dell’Indipendenza. E gli inquirenti hanno aggiunto che “entro il 16 agosto, le autorità scolastiche erano state informate dello stupro, ma hanno incolpato la ragazza iniziando a minacciarla“.