Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel corso dell’inaugurazione del nuovo anno scolastico, ha sottolineato come il bullismo a scuola sia qualcosa di concreto e da combattere con tutti gli sforzi.
Di fronte a mille studenti a Porto Ferraio ha dunque dichiarato: “Non possiamo ignorare che qualcosa si sia inceppato. Qualche tessuto è stato lacerato nella società. Alcuni gravi episodi di violenza rappresentano un segnale d’allarme che non va sottovalutato. Il genitore-bullo non è meno distruttivo dello studente-bullo, il cui rifiuto cresce sempre di più nell’animo degli studenti, a scuola e nel web”.
Il Presidente quindi non si limita a demonizzare il bullismo in sé, ma pone l’accento sulla gravità degli atti di bullismo perpetrati dai genitori nei confronti dei docenti.
È facile constatare come, nell’anno scolastico 2017/2018, siano aumentate esponenzialmente le aggressioni ai danni dei docenti. Il Presidente Mattarella dunque si è schierato dalla parte degli insegnanti: “La scuola italiana ha i suoi problemi. È vero, ma ha anche grandi qualità, e insegnanti valorosi che dedicano impegno e non risparmino sacrifici anche quando le condizioni non sono quelle desiderate”.
Sergio Mattarella inoltre pone l’accento sul web nel corso del suo discorso, dichiarando come la rete abbia un “lato oscuro”. Ha quindi aggiunto: “Gli strumenti digitali possono amplificare violenze e soprusi, anche in modo drammatico. Ma possono anche aiutarci a combatterli. Le fragilità dei nostri giovani devono essere accompagnate e sostenute, poste al riparo da insidie gravi, talvolta morali, veicolate sulla rete”.
Il Presidente inoltre si dice convinto del fatto che, in queste circostanze, i ragazzi non vadano lasciati soli anzi, abbiano bisogno di un aiuto congiunto della scuola e dei famigliari.
Dovrebbe anche ricordare di supportare l’Italia e non le politiche a lui gradite