Il Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti è stato ospitato al programma televisivo “Agorà” trasmesso su Rai Tre. Qui il Ministro ha ovviamente parlato della situazione della scuola italiana e si è soffermato su un tema molto discusso in ambito scolastico: l’inclusione.
“Ritengo che non si debba ragionare in questo senso. Noi abbiamo dei bambini, dei ragazzi, che vengono a scuola e sono i nostri bambini. Questo è il tema. Poi è anche vero che per poter ambientarsi, relazionarsi meglio, confrontarsi, vivere una vita di classe normale, l’uso della lingua italiana è importante”
Dunque ha proseguito riferendosi alle classi separate per italiani e stranieri non dicendosi d’accordo: “No. Quando compongono le classi valutano anche questi aspetti. Non solo da un punto di vista delle capacità, ma anche considerando tanti altri fattori, umani e sociali”.
Poi gli viene domandato se la scuola possa essere considerata come un buon strumento di integrazione, al che corregge la sua intervistatrice: “È lo strumento principale di INCLUSIONE”.
Appare dunque evidente come, per il Ministro, l’inclusione scolastica sia essenziale per formare degli adulti in grado di accettare le diversità culturali. Interessante il fatto che abbia voluto evidenziare come il tema centrale della scuola siano i ragazzi, nessuno escluso, non volendo fare dunque distinzioni di sorta. Ha però ammesso che la conoscenza basilare della lingua è importante per vivere la “normalità” in classe.