Una comunicazione efficace tra genitori e figli è il segreto dei ragazzi che vanno particolarmente bene a scuola. A dirlo è una ricerca coordinata dal dipartimento di pediatria del Women and Infants Hospital of Rhode Island, istituto di Providence, e realizzata da Jill Gilkerson della LENA Research Foundation.
Lo studio definisce il periodo tra i 18 mesi e i 24 mesi di vita del neonato come “esplosione del linguaggio”. È quindi in questa fase che si rivela fondamentale l’attenzione al contesto linguistico a cui il piccolo è esposto. Il gioco e la lettura ad alta voce diventano in questo momento di crescita del piccolo un valido aiuto per arricchire il vocabolario dei figli e stimolare conversazioni.
Lo studio, che è stato pubblicato dalla rivista Pediatrics, ha preso in considerazione 146 neonati, registrando tutti gli scambi verbali con i genitori e di riflesso i progressi linguistici dei piccoli.
Gli stessi neonati, divenuti poi ragazzi tra i 9 e i 14 anni, sono stati monitorati attraverso il loro rendimento scolastico. In questa seconda fase dello studio è emerso che a parità di condizioni economiche i figli che fin dai primi anni di vita sono stati stimolati dai genitori attraverso interazioni verbali hanno conseguito risultati scolastici migliori che andavano dal 14 al 27%.
Nel dettaglio, questi studenti superavano gli altri per quoziente intellettivo, comprensione verbale e un vocabolario più ampio sia espressivo che ricettivo.