I docenti di ruolo avranno diritto al bonus di 500 euro anche per l’anno scolastico 2018/19. Il bonus sarà accreditato sulla apposita piattaforma cartadeldocente.istruzione.it.
Come sta già accadendo in questo anno scolastico ormai agli sgoccioli, per un periodo di tempo indefinito la piattaforma sarà disattivata. Durante la disattivazione non si potranno fare acquisti con la Carta del docente, né anticipare somme della stessa, ma sarà necessario attendere che la funzionalità del sistema sia ripristinata.
Sulla piattaforma è stato pubblicato un comunicato da parte del Miur, così che non vi siano dubbi su quando è necessario spendere le somme rimanenti al 31 agosto 2018. Un nuovo messaggio avvertirà gli utenti della riattivazione della piattaforma. Il comunicato presente sul sito Carta del Docente non parla delle cifre dell’anno scolastico 2017/18, ma un lettore ha segnalato di aver ricevuto la seguente risposta dal Service Desk: “I bonus relativi all’anno 2016/17 non ancora spesi e presenti nello storico portafoglio, non hanno data di scadenza”.
Le somme non spese dell’a.s. 2017/18 resteranno disponibili anche il prossimo anno scolastico e si sommeranno al nuovo bonus di 500 euro. Il Miur non ha ancora comunicato la data in cui verrà accreditato il nuovo bonus. Se sarà come lo scorso anno, ci sarà la riattivazione della piattaforma a metà settembre, con accredito del bonus valido per l’ a.s. 2017/18. Le somme rimanenti invece sono state rese disponibili a dicembre.
È bene quindi tener conto di questa tempistica, specialmente se si programmano spese. Prima di poterle effettuare, infatti, bisogna attendere la rendicontazione delle somme già spese, un compito che non è più svolto dalle segreterie scolastiche ma che ora è centralizzato. Potenziali spese non ammissibili dovranno infatti essere tolte dal nuovo accredito. Il bonus viene assegnato ai docenti di ruolo degli istituti statali, anche appena immessi al ruolo o con contratto part time. Anche gli educatori, come stabilito in sede giudiziaria, potranno usufruirne, mentre sono esclusi i docenti precari e quelli delle scuole non statali.
Potrei avere maggiori delucidazioni sul fatto che anche gli educatori possono usufruirne? In che modo? Grazie. Cordiali saluti. Emanuela Dozza