Forse è capitato a tutti di fantasticare su come poter evitare un’interrogazione o un compito in classe. Ma c’è chi davvero ha ideato e messo in atto un piano, oltretutto molto pericoloso.
Si tratta degli studenti dell’istituto di istruzione superiore Ruffini-Aicardi di Sanremo, in provincia di Imperia, i quali hanno appiccato un incendio nella scuola. E’ accaduto il 28 giugno, durante le prove orali degli esami di maturità, in un’aula vuota in cui erano accatastati pacchi pieni di libri per permettere di imbiancare.
Il signor Giuseppe Arnaldi, bidello della scuola, sentendo suonare l’allarme antincendio e vedendo molto fumo nel corridoio, è subito intervenuto con l’estintore spegnendo velocemente l’incendio in atto. Ovviamente però l’istituto, sito al secondo piano di un antico edificio, è stato immediatamente evacuato, ed anche la scuola media Pascoli che si trova ai piani inferiori.
Quindi i piromani hanno raggiunto il loro scopo, ma solo momentaneamente; infatti i ragazzi di due classi del Turistico e di Agraria hanno ripreso con i colloqui di maturità appena un’ora dopo.
Messa al lavoro anche la polizia scientifica, questa ha constatato che l’incendio è stato chiaramente di origini dolose. E gli investigatori hanno affermato: “è una ragazzata, magari qualcuno che si trovava già in quel corridoio per assistere a un esame”; ma le indagini non sono concluse.