Crystal Reynolds Fisher, una mamma Americana, ha purtroppo avuto la colpa di dover stare accanto al figlio che lottava tra la vita e la morte. Questo il motivo per cui la sua manager ha minacciato di licenziarla.
Proprio così, la donna ha avvisato il suo capo che doveva stare stare accanto al figlio che era attaccato ad una macchina, per cui non sarebbe potuta andare a lavoro, ma la risposta del capo l’ha lasciata scioccata.
Questa le parole della donna sui social riportando quanto accaduto: “Mio figlio è tenuto in vita artificialmente, quindi ho detto al mio capo, 48 ore prima, che non sarei riuscita ad andare al lavoro finché non fosse uscito da quella situazione“. Le ha anche detto che non appena il figlio diciottenne sarebbe migliorato l’avrebbe avvisata per rientrare a lavoro.
Ma la risposta da lei ricevuta è stata questa: “Non è questo il modo in cui facciamo le cose, accetto il fatto che vuoi licenziarti“. E, durante la loro conversazione aggiunge: “Non c’è una ragione per non venire a lavoro. Non tollero i drammi. Fine della discussione. Se non sarai qui per il turno di domani, la prenderò come un licenziamento“
La donna non riusciva davvero a comprendere un comportamento del genere e ha provato a far mettere nei suoi panni la sua manager, pensando di aiutarla a comprendere la situazione e magari a reagire in un modo più umano. “Non stiamo parlando di un appuntamento dall’oculista o dal dentista, stiamo parlando della vita di mio figlio. Io non lascerò mai il mio lavoro. Tu saresti in grado di andare al lavoro e di essere operativa con tuo figlio attaccato ad una macchina?“. Ma niente da fare, la manager ha risposto così: “Sì, ho delle bollette da pagare. Ho un negozio da gestire ed è quello su cui mi concentro“.
Però forse la signora Fisher ha ottenuto comunque la sua “rivincita”, poiché il suo post su facebook ha raccolto oltre 71mila condivisioni, facendo arrivare la notizia anche ai vertici della PS Food Market, la catena di negozi in cui lavorava. E di tutta risposta questi hanno ben deciso di licenziare quella manager “senza cuore” definendo inaccettabile il suo comportamento. Il loro portavoce inoltre ha affermato: “Siamo già in contatto con la nostra dipendente e le abbiamo comunicato tutta la nostra vicinanza e il nostro supporto e le abbiamo assicurato che le sarà concesso tutto il tempo di cui ha bisogno“.
Davvero spesso il “potere” ci priva di umanità, ma per fortuna c’è sempre chi ci fa ricredere e ci fa riporre ancora una volta fiducia nell’uomo.