La maturità 2018 è alle porte ed è già in corso per gli studenti lo “studio matto e disperatissimo” che caratterizzò Leopardi dal 1809 al 1816. È interessante però analizzare le modalità con cui gli studenti si stanno approcciando allo studio e al ripasso proprio in queste ore.
Secondo un’indagine svolta dal portale Skuola.net i ragazzi, con grande sorpresa, si dedicano allo studio utilizzando i classici libri scolastici, mentre smartphone e tablet sono stati poggiati sulle scrivanie a prendere polvere (tranne per qualche sporadico messaggino: infatti attualmente i futuri maturandi, durante le ore di studio, utilizzano il telefono solo per rapidi messaggi per confrontarsi velocemente con i propri compagni).
Inoltre l’indagine ha dimostrato che 9 ragazzi su 10 si tapperanno in casa cercando dunque di incamerare il maggior numero possibile di informazioni. Questo significa che solo l’8% di essi si dedicherà allo studio di gruppo.
1 studente su 3 si incontrerà personalmente con i propri compagni, gli altri si confronteranno con chat di gruppo su WhatsApp o con videochiamate effettuate con Skype e programmi analoghi. Altri ragazzi invece passeranno, tramite i servizi cloud, utili informazioni riguardo le materie di studio ai loro compagni.
Per quanto riguarda la preparazione vera e propria, il 50% dei maturandi si affiderà ai tradizionali libri scolastici, il 30% invece utilizzerà il PC, ovviamente connesso ad internet, per approfondire e studiare i concetti.
Invece solo 1 ragazzo su 10 utilizzerà lo smartphone come risorsa per lo studio, una percentuale piuttosto bassa e sicuramente sotto le aspettative. Il 47% degli studenti coinvolti nella ricerca ha dichiarato di non aver mai usato una risorsa tecnologica in classe per approfondire alcuni aspetti dello studio.
Per finire, 3 ragazzi su 4 ricorreranno all’aiuto dei professori per studiare: il 27% di loro li contatteranno per ottenere informazioni via mail, il 30% invece chatterà con loro tramite WhatsApp.