Il premier incaricato Conte ha rimesso l’incarico al Presidente, il quale ha convocato già per lunedì Cottarelli, l’ex commissario alla spending review del governo Renzi. Mattarella ha dichiarato: “Ho accettato tutti i ministri tranne quello dell’Economia, ho registrato con rammarico indisponibilità ad ogni altra soluzione”.
85 sono stati i giorni di stallo ed i tentativi senza risultato per dare un governo al Paese. La decisione presa dal Presidente della Repubblica ha scatenato l’ira di Salvini e Di Maio. Questo ha portato ad una conseguenza molto grave: la possibilità che il Presidente della Repubblica sia accusato di impeachment, ovvero l’accusa di alto tradimento. Tale accusa troverebbe sostegno nel M5S e Fratelli D’Italia. Silvio Berlusconi invece preferisce glissare, ritenendo “parole irresponsabili” quelle pronunciate dagli altri partiti.
Ma Mattarella ha in serbo il cosiddetto Piano B: lunedì infatti è convocato Carlo Cottarelli, l’economista che non sarebbe dispiaciuto ne alla Lega ne al M5S. Cottarelli scherza riguardo all’inaspettata telefonata ricevuta: “Giusto il tempo di finire di correggere i compiti dei miei studenti alla Bocconi”.
È importante definire meglio lo scenario politico: se Cottarelli dovesse essere bocciato, il Paese rischierebbe nuove elezioni, molto probabilmente ad Ottobre. Salvini si dice favorevole in una sua diretta Facebook: “Vogliamo una data per le elezioni, altrimenti veramente andiamo a Roma. Dopo anni hanno gettato la maschera. Stavolta ci hanno fermato, ma non lo faranno la prossima volta”.
Mattarella, durante il suo discorso dopo la rinuncia di Conte, ricorda quali siano le sue prerogative, spiegando di non aver mai voluto ostacolare la formazione del governo politico, sottolineando come abbia sostenuto il tentativo di formare un esecutivo in base alle regole previste dalla Costituzione. Il suo ruolo non permette di subire imposizioni.