Situazione che lascia particolarmente senza parole quella in cui verte una scuola superiore posta in una zona ad alto rischio sismico in Calabria. Probabilmente avranno avuto delle buone motivazioni, fatto sta che le uscite di emergenza sono state tutte bloccate in modo artigianale.
Una situazione pericolosissima che potrebbe costare la vita di molte persone. Le uscite di emergenza sono state rese inutilizzabili bloccando i maniglioni antipanico con l’ausilio di una sedia, rendendo di fatto le operazioni di fuga molto lente, macchinose e pericolose. Tutto questo rischia seriamente di rallentare il normale flusso di evacuazione in caso di emergenza.
I motivi che hanno spinto la dirigente scolastica di questo liceo a prendere questa decisione restano ancora ignoti. È importante ricordare però che, qualsiasi fosse la motivazione, è un reato penale compiere tale iniziativa che risulta tanto pericolosa quanto irresponsabile.
Per il D.lgs. n.81/2008 il dirigente scolastico è chiamato a valutare tutti i rischi presenti nella scuola; individuare le misure di prevenzione; programmare le azioni per il miglioramento della sicurezza; istituire il servizio di prevenzione e protezione nominandone il responsabile; informare e formare i lavoratori sui rischi e le corrispondenti misure di prevenzione. La prevenzione dunque riguarda la consapevolezza dell’ambiente circostante e non solo un’esecuzione passiva delle disposizioni vigenti. Il dirigente scolastico quindi è incaricato di garantire la massima sicurezza dell’ambiente scolastico.
Se la situazione dovesse rimanere invariata, i vigili del fuoco sono obbligati ad intervenire per ripristinare la sicurezza e denunciare i responsabili.