Secondo un sondaggio che l’Unione Europea ha svolto nel 2010, un numero considerevole degli italiani, oltre l’80%, ha a cuore il cibo che mangia, nello specifico si preoccupa per la qualità.
Negli ultimi anni sono state molte le vicende che hanno come protagonista il cibo, in particolare la presenza di ormoni nelle carni, i pesticidi nella frutta e verdura, il caso delle mozzarelle blu ed il più recente olio di palma. Tutti questi argomenti hanno contribuito ad aumentare nei consumatori le preoccupazioni inerenti al cibo che quotidianamente utilizza.
Partendo da questa premessa e dai lavori di analisi sulla percezione del rischio legato al consumo di alimenti effettuati dal Centro Interdipartimentale di Ricerca e Documentazione sulla Sicurezza Alimentare (Ce.I.R.S.A.), prende vita un interessante progetto chiamato “Sicurezza nel piatto”, che vede la collaborazione degli Istituti professionali Agrari e Alberghieri presenti sul territorio dell’Asl TO5.
Questo progetto si pone l’obiettivo di fornire una chiave di lettura critica riguardo le notizie legate alla sicurezza degli alimenti agli studenti che si stanno formando riguardo le produzioni animali e vegetali e la loro produzione.
Il progetto è diviso in 3 fasi: la prima tratterà l’ascolto di alcuni esperti mediante un focus group; la seconda sarà un approfondimento con medici veterinari esperti in sicurezza alimentare; la terza e ultima fase riguarderà una serie di incontri tra studenti per sperimentare le modalità di lettura critica delle notizie al fine di individuare le fake news che riguardano la sicurezza alimentare.