Essere pigri è davvero una cattiva abitudine che, tra l’altro, si sviluppa già dall’infanzia. Un esempio lampante sono le scuole: quante volte infatti vi capita di rimanere imbottigliati nel traffico perché i genitori, puntualmente, parcheggiano in doppia fila in prossimità dell’istituto andando a contribuire al caos cittadino? Non sarebbe più pratico parcheggiare regolarmente pochi passi più in là? Eppure si preferisce prendere i propri figli con la macchina precisamente davanti alla scuola, impedendo ai figli di fare pochi passi a piedi.
I bambini che raggiungono la propria scuola a piedi non sono tantissimi, rappresentano circa un terzo del totale. Il dato è in crescita rispetto agli anni precedenti (si tratta di un incremento di 10 punti percentuali), ma è un dato piuttosto distante rispetto al resto dei paesi europei (dove il 40/45% degli studenti si reca a scuola a piedi).
Eppure andare a piedi a scuola (quando possibile ovviamente) presenta molti benefici. Innanzitutto è un esercizio naturale che contribuisce al mantenimento di una buona forma fisica e, oltretutto, è a costo zero. Altro beneficio importante è quello della socializzazione: andare a scuola a piedi infatti accresce nei bambini sia la loro autonomia che la loro socializzazione. Inoltre una sana camminata, come dimostra uno studio pubblicato su Preventive Medicine che ha preso in esame 18mila pendolari inglesi, migliora l’umore e contribuisce ad essere più disposti ad andare d’accordo con amici e colleghi. Ultimo beneficio, ma non meno importante, è quello ambientale: ovviamente camminando non si inquina.
È proprio per questa serie di motivi che è nata già da tempo un’importante iniziativa, ovvero il Piedibus. Ma in cosa consiste? In pratica ci sono alcune fermate dove si ritrovano i bambini che devono recarsi a scuola ma, anziché prendere l’autobus, vanno a piedi tutti insieme. Sicuramente un’iniziativa che fa un favore all’ambiente.