Il giurista Zagrebelsky interviene a La Stampa sugli importanti episodi di violenza che hanno caratterizzato le scuole nelle ultime settimane.
E lo fa cambiando modo di ‘vedere le cose’ o meglio, osservando nel complesso questo triste fenomeno, dove “gli insegnanti sembrano avviliti e impediti nel svolgere il loro lavoro”.
La figura dell’insegnante sta al centro della riflessione del giurista: esso va rispettato per la sua figura professionale e per l’autorevolezza che dovrebbe scaturire, suscitando la distinzione tra colui che impartisce le lezioni e chi impara.
I fenomeni di violenza verificatesi, non devono essere considerati ‘ragazzate’ ma piuttosto valutati come “manifestazioni di radicale rifiuto del rapporto docente-discente, cui purtroppo spesso si adeguano le famiglie”.