Diffamare l’insegnante su Facebook può costare caro. Il papà di un alunno di una Scuola Primaria della val Badia (Bolzano) è stato condannato a otto mesi di reclusione, più 12 mila euro di risarcimento per avere calunniato la maestra del figlio in un post sul social network, dove accusa l’insegnante di non essere un valido modello professionale per gli alunni, a causa delle troppe assenze fatte durante l’anno scolastico.
Il padre però non aveva verificato i motivi che stavano dietro tanti giorni di assenza: la maestra, infatti, era stata colpita da una malattia, di cui era stato affetto precedentemente il marito.
L’insegnante si è costituita parte civile durante il processo.