Salvo Amato, docente molto conosciuto per la gestione di uno dei gruppi facebook più influenti del mondo didattico, ha espresso la sua profonda indignazione riguardo alla decisione presa da un intero consiglio di classe di assegnare un voto di 9 in condotta agli studenti responsabili dell’aggressione alla loro collega. Ciò ha suscitato un acceso dibattito tra i commenti al suo recente post.
Amato si chiede con sgomento quali ragioni abbiano spinto otto o addirittura dieci insegnanti a premiare tali studenti con un voto così alto, equiparandolo a quelli che dimostrano un comportamento esemplare in termini di puntualità, assenze e condotta generale. Secondo l’insegnante, questa scelta ha trasmesso un messaggio distorto e autolesionista non solo all’interno della scuola in cui operano questi docenti, ma a livello nazionale per l’intera comunità scolastica.
L’aggressione, consistita nel lancio di pallini di gomma contro un’insegnante e nella diffusione del video dell’atto, sembra essere stata considerata da alcuni come meritevole di lode. Questa visione allarmante ha spinto Amato a chiedere un’ispezione ministeriale nella scuola in questione, al fine di comprendere appieno i motivi che hanno portato a premiare gli studenti.
L’insegnante desidera semplicemente ascoltare dai suoi colleghi la loro versione dei fatti, poiché ritiene che, sebbene il gesto dei giovani studenti sia grave di per sé, la reazione dei colleghi è ancor più preoccupante. La decisione di premiare gli aggressori, secondo Amato, offende tutti gli insegnanti e comunica un messaggio errato, affermando che tale comportamento sia addirittura normale e non abbia alcun impatto sulla carriera degli studenti coinvolti.
La preoccupazione di Amato si pone come un parallelo con i genitori che difendono i figli che hanno commesso atti di violenza contro gli insegnanti. L’insegnante si chiede come si dovrebbero considerare i colleghi che dimostrano la debolezza di una categoria autolesionista e masochista.
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Secondo Amato, il voto di 9 assegnato agli studenti rappresenta un fallimento da parte degli insegnanti responsabili, equiparabile a un voto di 2 in condotta. L’insegnante invoca un’analisi critica di questa situazione affinché venga ripristinata l’integrità della scuola e si evitino ulteriori messaggi distorti che mettono a rischio l’intero sistema educativo.