Non è facile integrare la tecnologia in classe e insegnare a utilizzarla in modo consapevole e equilibrato. La tecnologia è una componente sempre presente nella vita dei nostri studenti e si impone come un nuovo paradigma educativo.
I discenti di oggi fin da piccoli vivono una vita digitale ricca di esperienze e aspirano ad apprendere agendo in modo innovativo e creativo.
Noi docenti siamo chiamati a esaminare i nuovi scenari didattici reali/virtuali e le loro implicazioni, valutandone la loro eventuale utilità nel contesto del processo di apprendimento.
I dispositivi mobili regalano l’accesso a un mondo di informazioni da esplorare, interpretare, comunicare e rappresentare che la scuola non può continuare a considerare marginali così come ad ignorare le aspettative degli alunni.
È tuttavia opportuno chiarire che gli strumenti multimediali sono solo degli artefatti e non possono sostituire il docente. Non possono presentare le risorse in modo approfondito, né i flussi di informazione rimpiazzare le relazioni significative che si creano in una classe reale tra gli alunni e il docente.
L’attenzione pertanto si sposta dal reperimento delle nozioni e dei contenuti dell’apprendimento ai modi dell’apprendere e alla necessità di imparare a imparare.
La diffusione del tablet e dello smartphone non sarebbe stata possibile senza l’affermazione e la creazione delle applicazioni. Le app hanno trasformato il modo di interagire dando vita a nuovi linguaggi e forme di comunicazione in grado di favorire la creatività e l’apprendimento by doing in chiave collaborativa.
ESEMPI DI INTEGRAZIONE
Una buona progettazione didattico/metodologica trova nelle app delle opportunità utili a promuovere e a rafforzare le abilità.
All’inizio è sicuramente complicato orientarsi nel mare magnum delle app. Chiediamo consiglio ai colleghi più esperti e agli studenti, che saranno felici di collaborare con noi alla ricerca dello strumento più adatto.
Predisponiamo la classe in presenza e on line. Invitiamo i nostri alunni a scaricare l’app della piattaforma scelta che consente agli studenti di accedere rapidamente alle risorse, di documentare le attività svolte in classe in forma collaborativa e allo stesso tempo permette di costruire l’identità della scuola e della comunità.
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Gli alunni, come dei ricercatori, predisponendo una loro regia digitale, potranno:
• creare dei percorsi da materiali esistenti in rete e assemblarli secondo il loro spirito critico;
• ascoltare degli audio-libri, che costituiscono un valido aiuto, mentre svolgono altri compiti.
• registrare dei podcast e condividerli sul sito scolastico/spazio virtuale della classe;
• prendere appunti e disegnare;
• costruire delle mappe;
• attivare processi di scrittura collaborativa;
• dare vita a delle narrazioni multicanali integrando in modo coerente gli strumenti più adatti.
Un uso sensato e corretto delle tecnologie in classe consente di costruire delle lezioni attive e coinvolgenti intrecciando diversi saperi e favorendo l’acquisizione di competenze in un contesto collaborativo.
A corredo si allega una mappa realizzata con Mindomo che raccoglie alcune app sperimentate insieme ai miei alunni.
Clicca per scaricare la MAPPA
La chiarezza – con cui l’autrice espone quanto da lei sperimentato nel corso degli anni – e la condivisione di risorse preziose – per arricchire la professionalità – rappresentano il valore aggiunto di un articolo che puo’ a buon diritto essere considerato un’ottima guida per docenti che vogliano mettersi in gioco e adeguarsi alle nuove metodologie didattiche. Seguire Cristiana significa crescere professionalmente e non smettere mai di imparare: il linguaggio semplice e diretto rende facilmente praticabili percorsi complessi e articolati. Provare per credere!!!!