Un dirigente scolastico di Singapore ha rivolto una lettera molto profonda ai genitori degli studenti del suo istituto pronti a sostenere gli esami di maturità. A prescindere dalla sua provenienza, le parole della lettera riescono ad inviare un messaggio educativo molto forte anche ai genitori degli studenti italiani.
In questa lettera, si avverte tutto l’amore del preside nei confronti dei suoi studenti:
Gli esami dei vostri figli stanno per iniziare, so che sperate che i vostri figli vadano bene. Ma per favore ricordatevi che tra gli studenti che siederanno per fare gli esami c’è un artista che non capisce la matematica, c’è un imprenditore a cui non interessa la storia, c’è un musicista i cui voti in chimica non saranno importanti, c’è una persona sportiva il cui allenamento è più importante della fisica.
Se tuo figlio andrà bene sarà un ottima cosa, ma se lui o lei non lo faranno, per favore non privarli della loro fiducia e della loro dignità. Digli che non fa niente, che è solo un esame. Potranno fare cose molto più grandi nella loro vita. Digli che non importa quali saranno i loro voti, li amerai lo stesso senza giudicarli. Comportatevi così per favore. E quando lo farete, ammirerete i vostri figli conquistare il mondo.
Un esame od un brutto voto non gli porteranno via i loro sogni ed il loro talento. Per favore, non pensate che dottori ed ingegneri siano le uniche persone felici al mondo.
Cordiali saluti, il preside”
Il Preside di Singapore dimostra di avere una conoscenza della lingua italiana inferiore a quella richiesta a un allievo di scuola primaria; il messaggio è, più che discutibile, decisamente imbarazzante e irricevibile da chi alla scuola affidi ancora una sia pur minima funzione formativa. Ma più allarmante e stupefacente di tutto è l’entusiasmo insipiente con cui una tale idiozia è stata accolta sui media.